Questo trattamento, che concettualmente corrisponde all'inserimento di un sistema autolubrificante nel circuito interessato, è destinato ad abbattere in modo sostanziale l'attrito e l'usura con l'effetto prevalente di arginare e normalmente bloccare processi degenerativi in atto nei confronti di bronzine, cuscinetti, componenti metalliche soggette a condizioni di esercizio particolarmente gravose (ingranaggi, riduttori, ecc.).
Il procedimento garantisce inoltre la lubrificazione degli organi interessati anche in presenza di H2O in eccesso (il PTFE aderisce la metallo per polarizzazione ed è idrorepellente), ed offre i seguenti vantaggi:
Un importante riscontro rispetto alle migliorate condizioni di esercizio si evidenzia in un sostanzioso abbattimento dei livelli di rumorosità (ca 2,5 DbA seguiti da ca. 1-2 DbA nei mesi successivi) correlati a quelli vibratori che si riducono tendenzialmente per effetto del contenimento degli strisciamenti degli ingranaggi, e quindi dell'usura nonché dei consumi energetici e della temperatura di esercizio.
Nei circuiti idraulici si elimina quasi completamente il cosiddetto effetto "Stick-Slip" identificabile nel forte attrito radente tra le parti in movimento
alterno tra di loro.
Nelle presse ad iniezione si ottiene un notevole arrotondamento dei picchi di pressione a vantaggio della precisione del prodotto finito e della produzione oraria,
movimenti morbidi e senza scatti, nonché della durata e affidabilità degli organi meccanici.
In tema di controllo delle vibrazioni mediante analizzatori di monitoraggio, il fenomeno descritto si evidenzia visivamente con la sensibile riduzione dei picchi di vibrazione nel campo della frequenza.
Con il trattamento al PTFE (Base Teflon) infatti, oltre che migliorare notevolmente le condizioni lubrificative degli ingranaggi, si ottiene una sensibile azione ammortizzante ad opera delle particelle di Teflon micronizzate, che, per un fenomeno di polarizzazione, vanno ad aderire alle superfici interessate ripianando rugosità ed eventuali vaiolature del metallo, instaurando di fatto un sistema protettivo auto-lubrificante che è alla base delle positive rilevazioni di cui sopra.
Il sistema è inoltre in grado di favorire fortemente le partenze a freddo, proteggere da fenomeni di corrosione e inibire fortemente gli effetti dovuti alla formazione delle correnti elettrostatiche.
Il trattamento di potenziamento al PTFE viene eseguito previa bonifica del circuito.