TRATTAMENTO AL PTFE (Base Teflon) di olio e circuito di lubrificazione di Turbogeneratori (Gas e Vapore)

Effetti sul rendimento della macchina

Descrizione del processo

A monte del trattamento al Teflon, viene eseguita, a macchina funzionante, la bonifica di olio e circuito, con particolare riguardo alla deumidificazione, onde assicurare il risultato ottimale del successivo trattamento rivolto ad ottenere l'adesione alle­ superfici metalliche interessate dal flusso delle microparticelle di Teflon. Per un fenomeno di polarizzazione.

Bonifica di olio e circuito

Utilizzando l'olio in uso, l'intervento di bonifica viene eseguito in modo flessibile nel rispetto della composizione strutturale dell'olio, operando a caldo con l'impiego di apposito gruppo di filtraggio in pressione, dotato di filtri intercambiabili, disposti in batteria a maglia decrescente, che lavorerà in continuo installato in derivazione al circuito interessato dal flusso dell'olio, a separare particelle inquinanti fino a ca. 2μ, abbattere in maniera pressoché totale le particelle grossolane (50-100μ) e portare a livelli compatibili il contenuto in eccesso di H2O, senza intaccare gli additivi presenti nell'olio.

Il controllo e la classificazione ISO / NAS delle impurità presenti nell'olio, viene eseguito in corso d'opera e reso contestualmente su supporto cartaceo.

L'intervento eseguito a macchinario in movimento oltre che permettere di ottenere un olio circolante con classificazione ISO / NAS migliorativa rispetto allo stesso olio nuovo in fusto, consente nel contempo di operare un'efficace bonifica dei circuiti interessati dalle impurità accumulatesi sulle superfici e dall'acqua di condensa eventualmente presente, per assicurare la massima adesione delle microparticelle di Teflon alle superfici, oggetto del successivo procedimento.

Il trattamento di bonifica sarà proseguito, sempre a macchinario funzionante, fino all'ottenimento del risultato ottimale sopra descritto, documentato mediante il progressivo monitoraggio nonché dal certificato finale che sarà rilasciato contestualmente alla ultimazione del procedimento, conformemente a normativa ISO 4406.

TRATTAMENTO ANTIATTRITO / ANTIUSURA AL PTFE (Base Teflon) del macchinario mediante l'utilizzo dell'olio in uso

Questo trattamento, che concettualmente corrisponde all'inserimento di un sistema autolubrificante nel circuito interessato, viene eseguito in sequenza ed è destinato ad abbattere in modo sostanziale l'attrito e l'usura con l'effetto prevalente di migliorare il rendimento della turbina (da un minimo del 2,5 ad oltre il 5%), arginare e normalmente bloccare processi degenerativi in atto nei confronti di componenti metalliche soggette a condizioni di esercizio particolarmente gravose (bronzine, cuscinetti, riduttori, valvole proporzionali ecc.).

Il procedimento garantisce inoltre la lubrificazione degli organi interessati anche in presenza di H2O in eccesso (il PTFE aderisce la metallo per polarizzazione ed è idrorepellente).

Un importante riscontro rispetto alle migliorate condizioni di esercizio si evidenzia in un sostanzioso abbattimento dei livelli di rumorosità (ca 2,5 DbA seguiti da ca. 1-2 DbA nei mesi successivi) correlati a quelli vibratori che si riducono tendenzialmente per effetto del contenimento degli strisciamenti degli ingranaggi, e quindi dell'usura nonché dei consumi energetici e della temperatura di esercizio.

In tema di controllo delle vibrazioni mediante analizzatori di monitoraggio, il fenomeno descritto si evidenzia visivamente con la sensibile riduzione dei picchi di vibrazione nel campo della frequenza.

Con il trattamento al PTFE (Base Teflon) infatti, oltre che migliorare notevolmente le condizioni lubrificative degli ingranaggi, si ottiene una sensibile azione ammortizzante ad opera delle particelle di Teflon micronizzate, che, per un fenomeno di polarizzazione, vanno ad aderire alle superfici interessate ripianando rugosità ed eventuali vaiolature del metallo, instaurando di fatto un sistema protettivo autolubrificante che è alla base delle positive rilevazioni di cui sopra.

Il sistema è inoltre in grado di favorire fortemente le partenze a freddo, e di proteggere da fenomeni di corrosione le componenti interessate dal flusso dell'olio.